IL PROTOTIPO
Ultimo aggiornamento: ottobre 2025
1. Il modello del front-end: la scelta dell’open source
L’interfaccia web (front-end) di un’edizione digitale definisce come il testo e i materiali di ricerca vengono presentati e resi accessibili.
Nel caso del Ligorio Digitale, l’obiettivo è stato quello di individuare una soluzione sostenibile, modulare e aperta, capace di integrare testo annotato, immagini e strumenti di esplorazione.
Negli ultimi anni, la progettazione delle interfacce per le edizioni digitali ha visto emergere una tendenza al riuso di tecnologie open source — superando il modello delle interfacce “fatte su misura” ma difficili da aggiornare.
Tra le soluzioni più consolidate si segnalano:
EVT (Edition Visualization Technology), sviluppato all’Università di Pisa, pensato per edizioni diplomatiche e testuali in TEI;
TEI Publisher, piattaforma sostenuta da e-editiones, basata su eXist-db, che permette un alto grado di personalizzazione e integrazione di componenti dinamiche.
Optare per un sistema open source significa poter controllare direttamente lo sviluppo e l’evoluzione della piattaforma, condividere gli avanzamenti con la comunità scientifica e rispettare i principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).
Per individuare la soluzione più adatta, si è dunque condotta:
Un’analisi comparativa di edizioni digitali sviluppate sia con EVT che TEI Publisher, per identificare le migliori pratiche;
Una fase di testing su entrambe le piattaforme, su un campione di pagine selezionato dal volume preso in esame.
Il test su EVT ha mostrato una buona usabilità e una configurazione semplificata (tramite file conf.json o configuratore web), ma ha anche evidenziato limiti strutturali:
impossibilità di gestire più documenti simultaneamente;
assenza di collegamenti esterni cliccabili;
complessità nella sincronizzazione tra testo e immagine.
Di conseguenza, la sperimentazione si è orientata verso TEI Publisher, più adatto a supportare la complessità e la modularità richieste dal progetto.
2. TEI Publisher: sviluppo del prototipo
TEI Publisher è uno strumento progettato per la pubblicazione di edizioni digitali. Il suo obiettivo principale è trasformare i testi in formato XML-TEI in diversi tipi di output: innanzitutto in pagine web moderne e interattive, ma anche in formati esportabili multipli, fino alla generazione di un’applicazione autonoma che renda disponibili tutte le trasformazioni realizzate.
Il funzionamento della piattaforma si basa sul TEI Processing Model, definito nelle TEI P5 Guidelines. Questo modello consiste nella dichiarazione di modelli di azione per gli elementi presenti nella struttura XML-TEI: ogni elemento può essere associato a più modelli e reagire in modo diverso a seconda dei parametri definiti, tra cui il predicate, ovvero la condizione di applicazione determinata da un’espressione XPath.
Fondato sulla tecnologia di eXist-db, un software open source per la gestione di database nativi XML, TEI Publisher tratta i file TEI come basi di dati, in cui gli elementi rappresentano le unità informative da trasformare. Tali elementi popolano la struttura HTML grazie all’uso di un file ODD (One Document Does it all), che registra tutti gli elementi dichiarati e le relative regole di processamento. L’ODD viene poi associato a un template HTML, che definisce l’aspetto e il comportamento del contenuto durante la visualizzazione. Infine, il sistema genera una applicazione autonoma che raccoglie tutte le trasformazioni e le organizza all’interno di un’interfaccia web completa, dotata di strumenti per la navigazione, la ricerca e l’interazione con i testi.
Partendo da queste premesse, lo sviluppo del prototipo per il progetto ha previsto una prima fase di installazione e configurazione di eXist-db e TEI Publisher, seguita da una serie di test esplorativi condotti nella sezione playground della piattaforma. Quest’area permette di caricare i propri file XML-TEI, visualizzarli nel browser e sperimentare diverse configurazioni di ODD e template, anche a partire dagli esempi forniti nelle demo preinstallate.
Il passo successivo ha riguardato la personalizzazione dell’ODD, a partire da un modello preesistente, successivamente rinominato LiDi Test e adattato alle esigenze del progetto. In questa fase sono stati dichiarati gli elementi effettivamente presenti nei file TEI del corpus e ne sono state definite le modalità di trasformazione e visualizzazione. TEI Publisher consente di intervenire sull’ODD sia manualmente, tramite l’editor testuale eXide, sia attraverso un editor visuale integrato, che permette di operare in modo più intuitivo sulla struttura dei modelli.
Per ciascun elemento, si definiscono i modelli di comportamento (model, modelSequence, modelGroup), associando il relativo behaviour (come inline, block, omit) e l’output previsto (ad esempio web, epub, print). All’interno del modello è inoltre possibile definire le regole grafiche di resa tramite la sezione rendition, che utilizza istruzioni CSS per specificare colore, font, dimensioni e altri attributi stilistici.
Nel caso del file LiDi Test, ad esempio, all’elemento <rs> con @type="all_god" e output web è stato assegnato il behaviour “inline” e un colore specifico per evidenziare visivamente le occorrenze relative alle divinità, rendendo immediatamente distinguibili le entità nel testo.
Parallelamente, è stato selezionato un page template per la visualizzazione dei documenti. TEI Publisher offre diversi modelli preconfigurati basati su componenti modulari (Web Components o pb-components), combinabili secondo necessità. Il progetto ha adottato il template facsimile.html, che dispone il testo a sinistra e il facsimile digitale a destra, caricando le immagini da un server IIIF.
Successivamente è stata generata un’applicazione dedicata, preconfigurata per utilizzare l’ODD LiDi Test e il template personalizzato LiDi Template. Questo passaggio ha segnato il passaggio dalla sperimentazione alla prototipazione, consentendo di creare una prima versione funzionale dell’edizione digitale, già capace di gestire il testo e la sua rappresentazione grafica. L’applicazione può inoltre essere configurata con altri page template per creare pagine di indici, apparati di ricerca o sezioni documentarie.
Poiché le immagini utilizzate nel progetto non erano originariamente conservate su un server IIIF, requisito fondamentale per il funzionamento del template scelto e, più in generale, per la sostenibilità dell’edizione, è stato necessario ricorrere a una soluzione provvisoria, caricando i file su Cantaloupe, un server IIIF open source. L’adozione di questo standard garantisce interoperabilità e leggerezza del sistema: le immagini, identificate tramite URI, vengono richiamate da repository esterni, senza duplicazioni locali, e possono essere visualizzate in alta risoluzione.